mercoledì 10 giugno 2020

STEP#25: RIASSUNTO

Questo percorso alla scoperta del termine “industrializzare” giunge ad una conclusione con quest’ultimo step che serve a ricapitolare quanto compreso sinora.
Abbiamo iniziato col presentare la definizione del termine seguita da una storia dello stesso, nonostante sia un termine di origine molto recente, infatti si tende a datare “industrializzare” intorno al 1870 con durante la seconda rivoluzione industriale.
Nella storia l’azione descritta dal verbo è marginale nella preistoria e nel medioevo ma diventa decisamente più importante quando l’industria assume un significato preciso, cioè nel 1700 con la prima rivoluzione industriale in Inghilterra e l’avvento del carbone coke, si sviluppa anche nel 1800 durante la seconda rivoluzione industriale che deve molto alla scoperta dell’elettricità e ad altre invenzioni in campo medico, abbiamo analizzato poi il termine nel 1900 con l’industria bellica torinese e come la guerra abbia influito su di essa e ci siamo soffermati sul personaggio di Colin Clark che è colui che ha formulato a teoria dei tre settori, ma non ci siamo bloccati qui perché siamo arrivati fino ai giorni nostri presentando il termine all’interno della pandemia che stiamo vivendo e in un articolo di cronaca tra di loro fortemente collegati.
Ma la nostra indagine non si è limitata alla storia, infatti abbiamo esaminato anche l’arte collegata ad “industrializzare” in un’immagine di un pittore dei giorni nostri, nella pubblicità (nella fattispecie nella propaganda sovietica), nella scultura futurista di Boccioni e nel cinema di Chaplin, e la letteratura con Zola e Calvino che ne miticizzano i tratti, con Blake che la mette in poesia ed in prosa con le parole di Calvino e Degrelle.
Per aiutare ad assorbire meglio il verbo "industrializzare" è presente nel blog anche un abbecedario ed una mappa concettuale che riprendono i punti salienti del termine.
Un'invenzione originale ed il rispettivo volantino aiutano a chiudere il cerchio che si era aperto riportando dei brevetti che hanno influito sull'azione rappresentata dal verbo in esame.

venerdì 29 maggio 2020

STEP#22: UNA INVENZIONE PER INDUSTRIALIZZARE

Per poter influire su quello che concerne il verbo industrializzare bisognerebbe ottimizzare i tempi di produzione e di trasporto del prodotto, abbassando i costi se possibile.
Per ovviare a questi due problemi avrei pensato ad un sistema di trasporto con i droni per spostare il prodotto finito ai venditori o una parte di esso da una fabbrica ad un'altra per abbassarne il sistema di produzione. I droni volerebbero ad un'altezza che non darebbe né fastidio ai velivoli né ai mezzi di trasporto via terra, sarebbero completamente automaticizzati salvo per un operatore a terra che li terrebbe d'occhio e sarebbe responsabile delle riparazioni. I droni potrebbero sostituire gli autisti di tir o di chiunque sia responsabile per il trasporto al giorno d'oggi, questo ridurrebbe il traffico cittadino e non ergo rendendo le strade un posto più sicuro, sarebbe anche un'offerta più green dato che i droni sarebbero elettrici e silenziosi. Specializzando i droni, questi ultimi potrebbero anche organizzare i magazzini, sostituendo di fatto il lavoro del magazziniere.
In termini economici questa scelta porterebbe ad un guadagno in tempi brevi, un solo operatore infatti sostituirebbe il lavoro di molti. La fattibilità di una tale proposta deriva dall'autonomia delle batterie di un drone e dal fatto che i droni esistenti al momento ancora non possono trasportare grandi masse.

STEP#21: BREVETTI PER INDUSTRIALIZZARE

Fondamentale in campo tessile l'invenzione di un telaio meccanico per tessere più velocemente e con più precisione, qui un esempio di brevetto del 1837.
Nel campo dei trasporti invece è molto importante l'invenzione del motore a vapore, in particolare per le locomotive, qui un brevetto del 1836.

giovedì 28 maggio 2020

STEP#20: UN MATERIALE PER INDUSTRIALIZZARE

Verso la fine del 1700 in Inghilterra si faceva largo uso, domestico e non, del cosiddetto carbone di legna che era il derivato di una combustione lenta del legno, in modo da asciugarlo. Con l'avanzare dello sviluppo industriale le risorse di legna andavano esaurendosi, quindi gli inglesi si ricordarono di piccole pietre, già note dai tempi dei Romani, di cui il sottosuolo inglese era molto ricco, che bruciavano facilmente e a lungo, col tempo iniziarono a diventare di uso comune in case e fabbriche, in quest'ultime in particolare hanno influito sul processo di industrializzazione dell'Inghilterra nel 1800.
Del carbone non si conoscevano però gli effetti altamente dannosi, intossicando un'intera nazione e causando molti problemi a livello ambientale, trasformando nel giro di pochi secoli la Gran Bretagna da un'isola rurale, costellata da colline verdi e foreste, in una vera e propria officina.

mercoledì 27 maggio 2020

STEP#19: INDUSTRIALIZZARE NELLA SCIENZA APPLICATA

La medicina e la seconda rivoluzione industriale sono strettamente collegati, in questo periodo infatti vengono inventati prodotti farmaceutici di vario tipo, dal cloroformio all'ammoniaca fino ad analgesici. Queste scoperte hanno permesso notevoli sviluppi in campo medico, nel corso del XIX secolo vengono trovate delle difese contro malattie che prima erano mortali nella quasi totalità dei casi come la lebbra, la peste e la malaria. Viene inventato lo stetoscopio (1816) e finalmente si scopre l'importanza dell'igiene e della sterilizzazione, molte molti durante il parto erano infatti dovute a infezioni causate dagli stessi medici. L'anestesia inizia ad essere utilizzata (prima si operava senza) e i raggi x vengono sfruttati per fare radiografie. Nel giro di un secolo grazie a questi enormi passi avanti la popolazione europea è quadruplicata nonostante il numero di figli sia sceso da circa cinque a circa due per donna, la speranza di vita è quasi raddoppiato infatti.

STEP#18: INDUSTRIALIZZARE NELLA CRONACA

Come già presentato nello step sulla pandemia molte aziende italiane si sono convertite alla produzione di mascherine o strumenti utili in campo ospedaliero, tra le più famose sicuramente la Ferrari che ha messo a disposizione Maranello per la produzione di respiratori, non bastasse il progetto è open, cioè accessibile a tutti, in modo che chiunque possa produrne.

L'articolo che ne parla

lunedì 18 maggio 2020

STEP#17: UN ABBECEDARIO PER INDUSTRIALIZZARE

Automazione
Benjamin Franklin
Carbone
Distribuzione
Energia
Fabbrica
Goodyear
Henry Ford
Inghilterra
Lavoro
Macchina
Nucleare
Otto engine
Produzione
Quantità
Rivoluzione industriale
Sindacato
Torino
Urbanizzazione
Vapore
Zelo

mercoledì 13 maggio 2020

STEP#16: UN "TESTIMONIAL" PER INDUSTRIALIZZARE

Colin Clark (1905-1989)

Colin Clark era un economista inglese e australiano, pioniere dell'uso del reddito nazionale lordo.
Nel 1940 pubblica il suo lavoro più importante, "Conditions of Economic Progress", dove teorizza i tre settori economici che tutti conosciamo oggi: primario (agricoltura), secondari (industria) e terziario (servizi). Nello stesso anno formula anche la "legge dei tre settori", man mano che un paese si sviluppa dal punto di vista economico ogni settore perde importanza in favore del successivo. Riconosce le sviluppo di un paese in tre fasi, a seconda della distribuzione della forza lavoro tra i diversi settori:

  • Prima fase: civiltà tradizionali

Questa fase rappresenta una società poco avanzata dove le macchine hanno un uso ancora trascurabile. Un odierno stato in via di sviluppo.

  • Seconda fase: periodo di transizione

In questa fase il settore primario ha meno bisogno di lavoratori per via delle macchine che iniziano ad essere usate in quantità crescente. Machine che però necessitano di essere prodotte, ecco che la forza lavoro si sposta al settore secondario. Questo periodo inizia con una fase di industrializzazione.

  • Terza fase: civiltà terziaria

Le macchine adesso sono presenti anche nel settore secondario, quindi la forza lavoro si trasferisce nel settore terziario. Ecco la società post-industriale.



La distribuzione della forza lavoro nelle tre fasi.
Fonte: Wikipedia