venerdì 29 maggio 2020

STEP#22: UNA INVENZIONE PER INDUSTRIALIZZARE

Per poter influire su quello che concerne il verbo industrializzare bisognerebbe ottimizzare i tempi di produzione e di trasporto del prodotto, abbassando i costi se possibile.
Per ovviare a questi due problemi avrei pensato ad un sistema di trasporto con i droni per spostare il prodotto finito ai venditori o una parte di esso da una fabbrica ad un'altra per abbassarne il sistema di produzione. I droni volerebbero ad un'altezza che non darebbe né fastidio ai velivoli né ai mezzi di trasporto via terra, sarebbero completamente automaticizzati salvo per un operatore a terra che li terrebbe d'occhio e sarebbe responsabile delle riparazioni. I droni potrebbero sostituire gli autisti di tir o di chiunque sia responsabile per il trasporto al giorno d'oggi, questo ridurrebbe il traffico cittadino e non ergo rendendo le strade un posto più sicuro, sarebbe anche un'offerta più green dato che i droni sarebbero elettrici e silenziosi. Specializzando i droni, questi ultimi potrebbero anche organizzare i magazzini, sostituendo di fatto il lavoro del magazziniere.
In termini economici questa scelta porterebbe ad un guadagno in tempi brevi, un solo operatore infatti sostituirebbe il lavoro di molti. La fattibilità di una tale proposta deriva dall'autonomia delle batterie di un drone e dal fatto che i droni esistenti al momento ancora non possono trasportare grandi masse.

STEP#21: BREVETTI PER INDUSTRIALIZZARE

Fondamentale in campo tessile l'invenzione di un telaio meccanico per tessere più velocemente e con più precisione, qui un esempio di brevetto del 1837.
Nel campo dei trasporti invece è molto importante l'invenzione del motore a vapore, in particolare per le locomotive, qui un brevetto del 1836.

giovedì 28 maggio 2020

STEP#20: UN MATERIALE PER INDUSTRIALIZZARE

Verso la fine del 1700 in Inghilterra si faceva largo uso, domestico e non, del cosiddetto carbone di legna che era il derivato di una combustione lenta del legno, in modo da asciugarlo. Con l'avanzare dello sviluppo industriale le risorse di legna andavano esaurendosi, quindi gli inglesi si ricordarono di piccole pietre, già note dai tempi dei Romani, di cui il sottosuolo inglese era molto ricco, che bruciavano facilmente e a lungo, col tempo iniziarono a diventare di uso comune in case e fabbriche, in quest'ultime in particolare hanno influito sul processo di industrializzazione dell'Inghilterra nel 1800.
Del carbone non si conoscevano però gli effetti altamente dannosi, intossicando un'intera nazione e causando molti problemi a livello ambientale, trasformando nel giro di pochi secoli la Gran Bretagna da un'isola rurale, costellata da colline verdi e foreste, in una vera e propria officina.

mercoledì 27 maggio 2020

STEP#19: INDUSTRIALIZZARE NELLA SCIENZA APPLICATA

La medicina e la seconda rivoluzione industriale sono strettamente collegati, in questo periodo infatti vengono inventati prodotti farmaceutici di vario tipo, dal cloroformio all'ammoniaca fino ad analgesici. Queste scoperte hanno permesso notevoli sviluppi in campo medico, nel corso del XIX secolo vengono trovate delle difese contro malattie che prima erano mortali nella quasi totalità dei casi come la lebbra, la peste e la malaria. Viene inventato lo stetoscopio (1816) e finalmente si scopre l'importanza dell'igiene e della sterilizzazione, molte molti durante il parto erano infatti dovute a infezioni causate dagli stessi medici. L'anestesia inizia ad essere utilizzata (prima si operava senza) e i raggi x vengono sfruttati per fare radiografie. Nel giro di un secolo grazie a questi enormi passi avanti la popolazione europea è quadruplicata nonostante il numero di figli sia sceso da circa cinque a circa due per donna, la speranza di vita è quasi raddoppiato infatti.

STEP#18: INDUSTRIALIZZARE NELLA CRONACA

Come già presentato nello step sulla pandemia molte aziende italiane si sono convertite alla produzione di mascherine o strumenti utili in campo ospedaliero, tra le più famose sicuramente la Ferrari che ha messo a disposizione Maranello per la produzione di respiratori, non bastasse il progetto è open, cioè accessibile a tutti, in modo che chiunque possa produrne.

L'articolo che ne parla

lunedì 18 maggio 2020

STEP#17: UN ABBECEDARIO PER INDUSTRIALIZZARE

Automazione
Benjamin Franklin
Carbone
Distribuzione
Energia
Fabbrica
Goodyear
Henry Ford
Inghilterra
Lavoro
Macchina
Nucleare
Otto engine
Produzione
Quantità
Rivoluzione industriale
Sindacato
Torino
Urbanizzazione
Vapore
Zelo

mercoledì 13 maggio 2020

STEP#16: UN "TESTIMONIAL" PER INDUSTRIALIZZARE

Colin Clark (1905-1989)

Colin Clark era un economista inglese e australiano, pioniere dell'uso del reddito nazionale lordo.
Nel 1940 pubblica il suo lavoro più importante, "Conditions of Economic Progress", dove teorizza i tre settori economici che tutti conosciamo oggi: primario (agricoltura), secondari (industria) e terziario (servizi). Nello stesso anno formula anche la "legge dei tre settori", man mano che un paese si sviluppa dal punto di vista economico ogni settore perde importanza in favore del successivo. Riconosce le sviluppo di un paese in tre fasi, a seconda della distribuzione della forza lavoro tra i diversi settori:

  • Prima fase: civiltà tradizionali

Questa fase rappresenta una società poco avanzata dove le macchine hanno un uso ancora trascurabile. Un odierno stato in via di sviluppo.

  • Seconda fase: periodo di transizione

In questa fase il settore primario ha meno bisogno di lavoratori per via delle macchine che iniziano ad essere usate in quantità crescente. Machine che però necessitano di essere prodotte, ecco che la forza lavoro si sposta al settore secondario. Questo periodo inizia con una fase di industrializzazione.

  • Terza fase: civiltà terziaria

Le macchine adesso sono presenti anche nel settore secondario, quindi la forza lavoro si trasferisce nel settore terziario. Ecco la società post-industriale.



La distribuzione della forza lavoro nelle tre fasi.
Fonte: Wikipedia

STEP#15: INDUSTRIALIZZARE NEL 1900

L'industria torinese all'alba della seconda guerra mondiale si presenta come la più sviluppata d'Italia, su 680000 abitanti della città 200000 lavorano in questo settore, solo il settore metalmeccanico, di cui la Fiat (50000 dipendenti nel 1940) fa parte, impiega quasi la metà di questi lavoratori. Con l'ingresso dell'Italia in guerra l'industria torinese vede un aumento dell'occupazione e della produzione poiché adatta a soddisfare le esigenze belliche. Poiché gli uomini erano coloro che veniva arruolati per andare a combattere la maggior parte della mano d'opera era femminile e giovanile, segnando una svolta importante dato che la donna prima del primo conflitto era sempre stata tra le mura domestiche e dopo la fine di quest'ultimo era tornata a occupare il ruolo di casalinga, come ben sappiamo dopo il 1945 la donna non lascerà più il modo del lavoro. Dal 1942 tuttavia questa macchina perfetta viene a mancare, vuoi per mancanza di materie prime, vuoi per la mancanza di mano d'opera (80000 in meno rispetto a soli due anni prima), vuoi per i bombardamenti degli alleati sui punti d'interesse industriale, questo rappresenta un punto di flesso per l'industria bellica cittadina che non si riprenderà mai più.

mercoledì 6 maggio 2020

STEP#14: INDUSTRIALIZZARE NEL 1800

Nel 1800 l'invenzione più importante è senza dubbio l'elettricità che cambia per sempre il mondo, le strade diventano illuminate e quest'ultima si può trasportare per lunghe distanze grazie alla scoperta della corrente alternata. In questo stesso periodo furono moltissimi i progressi fatti in campo chimico con la scoperta di fertilizzanti, ammoniaca, dinamite e molto altro. L'acciaio permise l'invenzione del cemento armato con la conseguente creazione di numerose opere architettoniche. In campo medico si iniziò a fare anestesie e i raggi x per diagnosi interne. Le infrastrutture come le ferrovie divennero fondamentali e molti stati si attrezzarono di conseguenza (negli Stati Uniti passarono in poco tempo da 15000 Km a 150000), le navi guadagnarono importanza in un mondo sempre più piccolo.
Questo secolo è senza dubbio il secolo dell'industrializzazione poiché vi furono fatti i più significativi passi avanti verso un futuro più urbano (la gente si sposta in massa verso le città dove c'era lavoro) e sviluppato.

STEP#13: INDUSTRIALIZZARE NEL 1700

Nel 1700 avvenne in Inghilterra la prima rivoluzione industriale che riguarda principalmente il settore tessile e metallurgico.
Nel 1733 John Kay inventa la spoletta volante che facilitava la tessitura notevolmente, successivamente viene inventata la mula che aiuta la filatura, l'utilizzo coniugato di queste due macchine permetteva di abbassare notevolmente i tempi di produzione le imprese tessili allora iniziano fornirsi di queste macchine, alimentate da un'altra invenzione del 1700: la macchina a vapore. 
All'inizio del secolo si usava la legna come combustibile per fondere metalli, fino a quando però iniziò a scarseggiare, a quel punto si trovò il modo per usare il carbone fossile sotto forma di coke per produrre la ghisa, questo servirà a James Watt a invitare nel 1985 la sopracitata macchina a vapore
Questi progressi ebbero un notevole impatto sulla demografia inglese con moltissime persone che si trasferirono nelle città e un tasso di crescita demografica che passò dallo 0% al 5% con periodi di picco al 10-15%. Anche i trasporti furono influenti con l'avvento dei treni a vapore e dei ponti in ghisa. In questo periodo l'Inghilterra crea anche il debito pubblico che tutt'oggi è alla base dell'economia di uno stato.