martedì 31 marzo 2020

STEP#05: INDUSTRIALIZZARE NELLA PUBBLICITÀ

Il periodo dell'industrializzazione oramai ci appare come molto lontano e distante dato che viviamo in una società avanzata che è passata all'industria e alla produzione di massa da tanto tempo, come è stato spiegato in post precedenti a questo l'Europa occidentale si è industrializzata verso la fine del 1800, tuttavia non per tutti fu così immediato il passaggio, in particolare i paesi dell'est rimasero indietro. 
Nel 1924 Stalin prese il potere nell'allora URSS e iniziò a imporre la sua politica, quello che negli anni sarà ricordato come stalinismo per l'appunto, che, sotto il profilo economico, vide nell'industrializzazione forzata della Russia il futuro della nazione, per stessa ammissione di Stalin l'Unione Sovietica si trovava indietro di 50 anni rispetto agli stati occidentali e questo gap andava ridotto nei successivi 10 (il discorso venne tenuto nel 1931). Per questo furono creati i piani quinquennali dove lo stato si poneva determinati obiettivi di produzione da raggiungere in cinque anni.
Per una conoscenza più approfondita rimando alla visione di questo video.
A questo punto arriviamo alla pubblicità, nella fattispecie propaganda, che Stalin faceva sfruttando tutti i mezzi a sua disposizione, quali radio, cinema, arte e particolarmente i famosi manifesti che erano importanti in quanto potevano essere decifrati anche dai numerosi analfabeti che abitavano l'URSS all'epoca. Stalin invitava i contadini a spostarsi nelle città perché lì si raggiungeva il successo personale, se si asseconda quanto contenuto nella propaganda la propaganda, ma più realisticamente Stalin necessitava di mano d'opera per le industrie nazionali (per la stragrande maggioranza belliche).
Il primo piano quinquennale punta a costruire più fabbriche possibili da zero.
Questo poster pubblicizza un prestito statale per la costruzione di grandi fabbriche.





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